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Il Marroneto

Dove le torri della città di Siena fanno da sfondo alle vigne coltivate sulle alte pendici della collina di Montalcino. Questo è il terroir dove ci muoviamo. I vigneti si estendono sul declivio nord della Collina di Montalcino. Si tratta di una zona marina, con sedimenti marini ed eolici, con presenza di sabbione di mare misto a minerali vari. La storia de Il Marroneto comincia nel 1974, in due piccole stanze di un edificio storico del 1246. Un antico essiccatoio per marroni (castagne), dove la famiglia Mori inizia, un po’ per gioco e un po’ per passione, a produrre il suo Brunello. Poche bottiglie, il cui scopo era tradurre in profumi e sapori quella cultura di “fare vino”, che ancora non era appannaggio di bussines, ma soltanto espressione di una terra, di una tradizione e di una natura magnificamente generosa. Una passione profonda, un filo conduttore che guida le scelte di Alessandro. Lui decide, negli anni ’90, di ampliare la cantina de Il Marroneto, realizzando quell’idea che rifugge da logiche dettate dall’estetica tout-court ma che si lega saldamente a quei principi, in realtà molto semplici ed immediati, che la “buona pratica” di fare vino impone. Un ambiente ampio e austero, inserito in un declivio sassoso, custodisce al suo interno botti grandi di rovere di Allier e di Slavonia, dove i Brunelli de Il Marroneto stagionano pazientemente ed un piccolo cuore, nascosto nel profondo, in cui le bottiglie storiche attendono pazientemente il trascorrere del tempo. I primi 3000 metri di vigna furono piantati nel 1975, poi, nel 1979 altrettanti ed infine nel 1984 gli ultimi 9.000. Alessandro Mori dal 1975, anno in cui piantò insieme al fratello il primo appezzamento di vigneto, lavora nella sua azienda, ne rappresenta la “memoria storica” avendo partecipato ad ogni passaggio, ogni riflessione e cambiamento produttivo.
Regione Toscana
Anno fondazione 1974
Produzione annua 39.406
Enologo Paolo Vagaggini
Indirizzo Località Madonna delle Grazie, 307 - 53024 - Montalcino (SI)
Sito Web https://ilmarroneto.com/
Dove le torri della città di Siena fanno da sfondo alle vigne coltivate sulle alte pendici della collina di Montalcino. Questo è il terroir dove ci muoviamo. I vigneti si estendono sul declivio nord della Collina di Montalcino. Si tratta di una zona marina, con sedimenti marini ed eolici, con presenza di sabbione di mare misto a minerali vari. La storia de Il Marroneto comincia nel 1974, in due piccole stanze di un edificio storico del 1246. Un antico essiccatoio per marroni (castagne), dove la famiglia Mori inizia, un po’ per gioco e un po’ per passione, a produrre il suo Brunello. Poche bottiglie, il cui scopo era tradurre in profumi e sapori quella cultura di “fare vino”, che ancora non era appannaggio di bussines, ma soltanto espressione di una terra, di una tradizione e di una natura magnificamente generosa. Una passione profonda, un filo conduttore che guida le scelte di Alessandro. Lui decide, negli anni ’90, di ampliare la cantina de Il Marroneto, realizzando quell’idea che rifugge da logiche dettate dall’estetica tout-court ma che si lega saldamente a quei principi, in realtà molto semplici ed immediati, che la “buona pratica” di fare vino impone. Un ambiente ampio e austero, inserito in un declivio sassoso, custodisce al suo interno botti grandi di rovere di Allier e di Slavonia, dove i Brunelli de Il Marroneto stagionano pazientemente ed un piccolo cuore, nascosto nel profondo, in cui le bottiglie storiche attendono pazientemente il trascorrere del tempo. I primi 3000 metri di vigna furono piantati nel 1975, poi, nel 1979 altrettanti ed infine nel 1984 gli ultimi 9.000. Alessandro Mori dal 1975, anno in cui piantò insieme al fratello il primo appezzamento di vigneto, lavora nella sua azienda, ne rappresenta la “memoria storica” avendo partecipato ad ogni passaggio, ogni riflessione e cambiamento produttivo.